Associazione per lo Studio dell'Emocromatosi e delle Malattie da Sovraccarico di Ferro ETS
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Richiesta
2388
del
12/11/2022
Maschio, 60 anni, 75 kg, 173 cm
Domanda
Sono nel perenne dilemma di cosa mangiare. Avendo eliminato tutte le fonti di ferro EME, mi ritrovo a nutrirmi prevalentemente di latticini, legumi e pesce. Ne consegue che i valori del colesterolo sono sempre sopra le righe.
Risposta
E' necessaria una riflessione su cosa intendiamo per dieta nei pazienti con Emocromatosi.
Alcune considerazioni di base:
1. Il metabolismo del ferro è caratterizzato prevalentemente da un sistema di riciclo del ferro. Il 70-75% circa del ferro corporeo è presente nel sistema eritroide (globuli rossi nel sangue e loro precursori nel midollo osseo). I globuli rossi vivono in media 120 gg e vengono fagocitati dalle cellule del sistema macrofagico (in particolare dalla milza). Il ferro però non è distruttibile e viene riciclato dai macrofagi che lo rilasciano nel sangue alla transferrina che si preoccupa di trasportarlo nelle sedi di utilizzo in gran parte costituito dal sistema eritroide. Questo giro riguarda quasi il 95% del ferro che circola nel sangue.
2. Il restante 4% deriva dal rilascio di ferro da altre cellule di deposito (epatociti) e dal ferro dietetico assorbito a livello intestinale. Soffermiamoci su questo punto. Con gli alimenti e una dieta standard di 2000 Kcal abbiamo a disposizione circa 14-15 mg di ferro in prevalenza ferro inorganico e in misura inferiore organico (ferro-eme). Di tutto questo ferro noi ne assorbiamo solo una piccola parte (5-10%); quantità che può essere modulata in base alle necessità.
3. Nell'emocromatosi l'assorbimento del ferro aumenta, ma l'entità di questo aumento dipende dalla severità del difetto genetico e quindi può essere poco (ed è questo il suo caso) o molto aumentato (come nelle forme giovanili).
4. Tutti gli alimenti contengono ferro e quelli che contengono meno ferro sono quelli di derivazione del latte, ma seguire questo tipo di dieta non va bene perché è squilibrata e poi non serve perché comunque la dieta conterrà sempre una quantità sufficiente perché lei possa sempre assorbire la piccola quantità (diciamo 1.5-2 mg/die) che le serve.
In conclusione, quello che deve fare è seguire una dieta bilanciata, quella che seguirebbe qualsiasi persona che ha interesse alla sua salute, ma non deve sottoporsi a regimi restrittivi che non hanno alcun senso. La sua forma di Emocromatosi è pienamente sotto controllo e non ha motivo di preoccuparsi più del dovuto.
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