Associazione per lo Studio dell'Emocromatosi e delle Malattie da Sovraccarico di Ferro ETS
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Richiesta
577
del
22/08/2009
Femmina, 41 anni, 65 kg, 160 cm
Domanda
Essendomi stata fatta una diagnosi di emocromatosi genetica nel 1993 quando ancora non c'erano le conoscenze attuali sulla mia patologia, sarebbe conveniente rifare il test di biologia molecolare con le nuove sonde genetiche per avere una diagnosi più esatta sul tipo della malattia?
Risposta
Nel 1993 non era ancora stato scoperto nessuno dei geni poi risultati responsabili delle varie forme di emocromatosi. Non so quindi su che base le fosse stata fatta la diagnosi (biopsia epatica?). Penso che sarebbe opportuno eseguire il test: in prima istanza la ricerca delle due mutazioni principali del gene HFE (C282Y e H63D). Si ricordi comunque che la diagnosi di emocromatosi si deve basare in prima istanza sui dati biochimici alterati (saturazione della transferrina elevata e ferritina elevata), oltre che di un test genetico a rischio (omozigosi C282Y e eterozigosi composta C282Y e H63D, rarissimamente omozigosi H63D). Le altre forme di emocromatosi sono rare e hanno caratteristiche particolari.
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